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Op.
Cristian Voltarel Via Perugia, 19 30021 Caorle VENEZIA Italy |
QRP - IZ3GAK/P - Video In
portatile
dalla spiaggia di Caorle
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QRP
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Accessori - 22/09/2007
Introduzione. Quando ho incominciato la mia attività radio, sono stato subito preso dai collegamenti DX, così la prima cosa è stata quella di acquistare una direttiva tribanda per le HF. Con il passare del tempo collezzionavo sempre più QSO però mi interessavano anche altre bande tipo le warc, così parte del mio tempo era dedicato anche alla sperimentazione di diversi tipi d'antenna ottenendo buoni risultati. La mia attività comunque continuava sempre mettendo a log diversi QSO e mi capitava di fare collegamenti con operatori che operavano in portatile, chi operava dalla riva di un lago, chi si trovava in montagna, chi attivava un faro in mezzo al Mar Nero, poi altri che operavano in QRP e mi passavano “ANT LW PWD 2W”, qualcuno “800mW”, eppure questi arrivavano si con segnali un po' deboli ma neanche tanto, considerando magari un precedente QSO che mi arriva con 579 e usava i soliti 100W. Il QRP ha incominciato a incuriosirmi, così ho cercato notizie su internet e mi sono accorto che ci sono tantissimi operatori che “vanno” con poca potenza, comunque non ero ancora molto convinto, mi sembrava quasi impossibile che tutti questi radioamatori andassero con così poca potenza, raggiungendo risultati eccelleti, collegando centinaia di DXCC, e poi con degli accessori piccoli e funzionali, con tantissime idee di tutti i tipi, antenne strane, accordatori minuscoli, RTX autocostruiti in scatole tipo quelle dei biscotti, dentro una confezione di mentine, insomma sono stato calamitato verso questo mondo parallelo e ancora poco conosciuto da molti radioamatori, ma ero solo all'inizio. Per prima cosa ho provato anch'io ad abassare la potenza al minimo di 5W tentando qualche QSO tanto per rendermi condo di che cosa si trattasse veramente, beh sono rimansto colpito. I rapporti non erano ottimi ma comunque 559 579, insomma stavo andando con 5W, è giunto il momento di acquistare qualcosa di piccolo e incominciare questa attività più che altro in portatile, così mi sono messo alla ricerca di varie soluzioni finchè ho acquistato un piccolo gioiellino: il DWS 20. Da subito l'ho provato con la direttiva e devo dire che sono rimasto veramente esterefatto dalla facilità con cui ho fatto i primi QSO (certo non come quando uso i miei 50-70watt) se consideriamo che la potenza d'uscita è di circa 1,8watt che poi deve arrivare all'antenna con un cavo lungo poco più di 20metri allora è veramente straordinario. Ma l'idea del QRP è stata più che altro per portarlo in montagna e comunque in portatile. Ecco che qua il discorso si fa veramente interessante. Infatti, le prime uscite, non sono state gratificanti, non è sufficiente “buttar là” un'antenna corta, magari mal accordata, poi con un'accordatore ti accordi e via fai QSO, non funziona così il QRP, forse con 100watt qualche QSO lo fai ma con 2W è molto difficile, bisogna curare molto tutti i particolari e poi deve essere tutto portatile, materiale meno ingombrante e il più leggero possibile. Attrezzatura. Dopo diverse prove, test di vari progetti, ecc..., sono riuscito finalmente a capirci qualcosa ed a realizzarmi lo stretto neccessario per questa attività. Con questo articolo voglio presentare l'attrezzatura minima per operare in QRP con poca spesa e di facile realizzazione. Dividiamo in 3 tutto il materiale come vediamo nelle figure 1 e 2: 1- RTX (comprende
anche il tasto cw e le cuffiette) -> peso compresa la
scatola
677g
2- ANTENNA (comprende anche un trasformatore d'impedenza con lettura ROS, 2 fili lunghi 1m, 1 per un'eventuale contrappeso e uno per un'eventuale allungo dell'antenna, un rettangolino di plexiglass per avvolgere il filo d'antenna e come isolatore per il fissaggio, in ultima, un pezzo di cordino come eventuale tirante) -> peso compresa la scatola 294g 3- ALIMENTAZIONE unica batteria da 12Volt 1,2Ah (dipende dal consumo dell'RTX) -> peso 677g Il ricetrasmettitore in QRP. L'RTX si può autocostruire, ci sono innumerevoli progetti disponibili sulle pagine di Internet, oppure si può optare per l'acquisto di un kit di montaggio completo di tutti i componenti, ancora, se ne acquista uno già finito, dipenderà dalle capacità, dal tempo, che ogniuno di noi ha a disposizione. Nel mio caso ho trovato un apparato che viene venduto in kit ma già montato e collaudato, è il DSW 20 della Small Wander Lab. E' un ottimo apparato che da modo di variare: sintonia continua su tutta la banda dei 20m con passi di 200Hz o 50Hz, un keyer da 5-50wpm, possibilità di usare un tasto jambic o verticale, il RIT per centrare il segnale nel caso si sposti mantenendo la stessa frequesta di trasmissione oppure per operazioni in split ed infine, comunica la frequenza in cui stai trasmettendo, insomma ha tutto quello che serve. La potenza d'uscita è di circa 2W con 12V di alimentazione, con un'assorbimento di soli 30mA in ricezione e 400mA in trasmissione. La scelta dell'RTX, a mio avviso, è quella di indirizzarsi verso qualcosa che consumi poco in modo da poter diminuire il peso della batteria e che sia abbastanza piccolo da poter stare quasi in tasca HI. E' molto importante che sia stabile in frequenza in modo da non slittare a destra e a sinistra e magari perdere il qso che si stà facendo... Antenna. Il sistema d'antenna è costituito da un filo lungo ½ lambda ed alimentato ad un estremo direttamente all'RTX tramite un trasformatore d'impedenza. In questo modo ho solo un punto d'ancoraggio che può essere la punta di una canna da pesca, la grondaia di un rifugio alpino, la punta ci una croce di vetta HI; eliminando il cavo coassiale di collegamento così da diminuire eventuali perdite e peso. Antenna, accordatore e Misuratore di ROS. Il filo 'antenna è lungo 10,16m per la frequenza dei 14,030Mhz e va collegato, data l'altissima impedenza, direttamente al trasformatore d'impedenza costruito con un piccolo toroide modello T50-2, avvolgendo 29 spire di filo smaltato dal lato antenna e 3 spire stesso filo lato SWR. Il misuratore di ROS e costituito da pochi componenti ed è visibile in figura 4, è di facile costruzione ed assieme al trasformatore d'impedenza sta dentro una piccolissima scatoletta d'alluminio. Le resistenze dovrebbero essere da 50ohm 5W (massima potenza QRP) antinduttive, ma di difficile reperibilità così sono ricorso al parallelo di due da 100ohm 2W (totale 50ohm 4W) tipo a strato, l'importante è non usare quelle a filo. Il condensatore C3 è un vecchio variabile recuperato da una radiolina AM. Per prima cosa è meglio verificare che il trasformatore funzioni correttamente, quindi basta collegare ai capi di L2 un misuratore d'impedenza tipo l'MFJ o quello da me usato l'Autek RF-1 e ai capi del condensatore variabile, una resistenza da 4700ohm (+/- l'impedenza dell'antenna). Regolando il condensatore si deve poter leggere l'impedenza di 50ohm sullo strumento. La costruzione di questo trasformatore è molto semplice e alla portata di tutti come il resto del circuito, si può fare a meno della verifica appena descritta perchè dovrebbe funzionare subito e comunque si verificherà tramite il ponte SWR il corretto funzionamento dell'insieme senza usare alcun strumento. Una volta terminato il montaggio si opererà in questo modo: 1- attacchiamo l'antenna sull'apposita boccola; 2- colleghiamo il tutto al'RTX; 3- accendiamo l'RTX e posizioniamo il deviatore su SWR; 4- ora andiamo in trasmissione senza aver paura del disatattamento che ci potrebbe essere, perchè l'RTX vedrà sempre, grazie al ponte resistivo, un'impedenza idonea a non bruciare il finale, finchè non commuto su OP. che in questo caso bypassa il circuito e vedrà effettivamente l'impedenza dell'antenna; prima di bypassare il ponte SWR regolo, andando in trasmissione, il condensatore finchè il LED non si spegne; 5- a questo punto l'antenna presenterà una impedenza di 50 ohm circa quindi posso commutare il deviatore su OP., ci sarà un'aumento di segnale, e potrò tranquillamente trasmettere. Le prime volte, per sicurezza, conviene verificare il corretto funzionamento con un rosmetro collegato a monte del circuito e notare la luminosità del LED. In condizione di LED spento il ROS sarà 1:1, man mano che si accende salirà sempre di più. Quando ben acceso è meglio non trasmettere se invece è appena acceso ci sarà un ROS di 2:1 e così via. Bisogna fare attenzione all'isolamento dell'antenna, essendo una ½ onda alimentata ad un estremo avremo una tensione molto alta, con 2W si aggira intorno i 100Volt! In figura 5,6,7 si vede il circuito inscatolato e pronto all'uso: Alimentazione. L'alimentazione è costituita da una batteria al piombo ricaricabile da 12V 1,2Ah e considerato i consumi dovrebbe durarmi almeno 1 – 1 ora e ½ di sicuro. In conclusione basta veramente poco per potersi divertire, con questa attrezzatura del peso di soli 1,608Kg si può andare ovunque, forse i QSO non arrivano subito come quando si usano i soliti 100W ma dopo qualche colpo arrivano anche con 2W. Non bisogna arrendersi alle prime esperienze che dettate dalla fretta potrebbero dare scarsi risultati come è successo a me. All'inizio sono uscito 2 volte in spiaggia quindi in campo libero con una precedente antenna caricata e non sono riuscito a fare neanche un QSO... poi ho provato l'antenna qua descritta ed è cambiato dalla notte al giorno, già nel piazzale di casa mia circondato da case, sono riuscito a fare QSO con l'europa senza troppe difficoltà, sarà stata anche fortuna; però poi una sera con gli amici l'ho portato in pizzeria e con una canna da pesca posizionata al di là del marciapiede dopo qualche chiamata mi sono fatto sentire da un'inglese. Poi non contento ho proseguito la serata ancora in spiaggia con il buio, solo la luce del cellulare per scrivere i nominativi, e ancora un olandese... sarà che sono sempre fortunato oppure il sistema funziona davvero HI. Spero di aver invogliato qualcuno a sperimentare questa attività, per maggiori informazioni sul sistema d'antenna potete consultare il sito di Steve Yates AA5TB all'indirizzo http://www.aa5tb.com/ e comunque potete sempre scrivermi al mio indirizzo iz3gak@alfa.it 73 e buone sperimentazioni Cristian Voltarel IZ3GAK - IQRP 319. |